Da quanto si apprende dal disegno di legge fermo sul tavolo del Ministro Fitto ancora privo dei pareri essenziali (Consiglio di Stato e Conferenza Stato-Regioni) dovrebbe essere Chioggia uno dei siti ospitanti la nuova centrale nucleare. Obiettivi del Governo: 1) aggirare l’esito del referendum 1987 mettendo in sordina il giudizio democratico dei milioni di elettori di allora; 2) ignorare le molte Regioni che hanno già scelto un futuro di energie rinnovabili e pulite (ultima la Sicilia l’altro ieri). In Veneto, dove si voterà tra poco, per ora prevalgono tassativi i no comment da parte del centro destra. La questione non è di poco conto in tutti i sensi: i costi per il nuovo nucleare saranno altissimi. Si pensi che per il vecchio nella dismessa centrale di Caorso sono stati spesi finora da fine anni ‘80, 1500 milioni di euro solo smantellarne l’impianto e “sotterrarne” le scorie. Termine preventivato 2017. L’operazione denominata
“decommissioning” (ovvero materiale radioattivo trattato in Francia con scorie che tornano in Italia dove, cosa nota, non esistono siti sicuri). Nonostante questo, ancora oggi, il Governo di centro destra col nucleare di terza generazione cerca scorciatoie alle fonti rinnovabili, al carbone pulito, agli incentivi per la green economy come avviene ad esempio in Germania da tempo.
Una scelta politicamente irresponsabile ed economicamente insostenibile in tempi di crisi come questi: comprare uranio dati i costi esorbitanti (130 dollari per libbra mentre nel 2003 ne costava 7) sarebbe una oggi una follia senza tenere conto dello smaltimento stesso. Perché poi dovremo dipendere in futuro da paesi terzi (geopoliticamente scarsamente attendibili come il Congo belga) quando disponiamo già di acqua, biomasse, vento ? Rispetto a queste ottusità politiche è difficile non pensare in quale Italia vivranno il loro futuro i nostri suoi figli. Constatiamo angosciati come tutti parlino e pensino per i bambini ma poi, in realtà, contano solamente da un lato gli interessi del mercato e dall’altro gli aspetti politico-propagandistici ad esso connessi. Un mercato che spesso educa i nostri figli alla correità degli adulti e che da sicurezza molto spesso sulle apparenze ma pochissimo sulla sostanza (la vicenda della ipotizzata discarica a Pincara ne è un esempio).
Rifletta il Ministro Fitto. Riflettano il candidato governatore veneto PdL-Lega , Luca Zaia e i candidati che lo sostengono nel chiedere il voto ai polesani in una terra di confine col veneziano: la politica energetica e la testardaggine di questo Governo porteranno solo conflitti e confusione.
Non è un invito agli elettori di centrodestra a far scelte diverse ma a renderli edotti che se questo governo costruirà loro una centrale sotto casa quello che conta è chiarezza, trasparenza e che, soprattutto, siano loro stessi a deciderne la fattibilità.
VANNI BORSETTO
CONSIGLIERE COMUNALE
PARTITO DEMOCRATICO ROVIGO
21.01.2010