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  • : Blog di Vanni Borsetto
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22 marzo 2013 5 22 /03 /marzo /2013 11:37

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Trovo importante l’iniziativa di 16 neodeputati PD (tra i cui Diego Crivellari) di chiedere un provvedimento d’urgenza per ritardare al 2014 la TARES (nuova tassa su raccolta rifiuti, pulizia strade, verde pubblico, pubblica illuminazione, ecc.). Obiettivo : ricollocare l’imposizione in un quadro normativo di riequilibrio del federalismo municipale prevedendo per i  Sindaci, veri rappresentanti del territorio, totale facoltà di manovra nelle imposizioni agli amministrati. Ricordo che la Tares  fu pensata (Governo Berlusconi 2011) a condizione che almeno sull’abitazione  principale non gravasse l’IMU.  

Se il Governo in carica (qualunque sia) non prenderà decisioni, sulle famiglie di Rovigo graverà (IMU compresa) una maggiorazione da applicare alla tassa asporto rifiuti da € 0,30/mq a € 0,40/mq.

Tale balzello, come formulato oggi, sarebbe in contrasto con l’art. 53 della Costituzione in quanto, a mio avviso, non riconducibile al reddito né tantomeno al valore degli immobili. Costituirebbe di fatto una tassa sul patrimonio  che colpisce in egual misura le tasche di chi gode dell’immobile di pregio come di chi abita l’immobile di periferia.  

Il tutto porterà ad una ricaduta sulle casse comunali (il Comune di Rovigo subirà la decurtazione di equivalente importo sui trasferimenti erariali spettanti) accompagnata da un aumento del carico fiscale per i cittadini di Rovigo, i quali, ironia della sorte, non avranno nulla in cambio in termini di servizio.  

Il Partito Democratico chiede da tempo di ristrutturare il federalismo pensato da PDL e Lega ed il tributo locale nel suo insieme. Se ad esempio nel 2013 coesistessero IMU prima casa più Tares  è implicito che famiglie e imprese pagherebbero due volte per gli stessi servizi.

Per questo ritengo d’obbligo correggere questa stortura e concordo con l’iniziativa dei parlamentari PD. L’alternativa costituirebbe un ulteriore salasso di 5 miliardi su scala nazionale da togliere alle tasche dei cittadini.

L'auspicio è che al più presto si arrivi ad un nuovo Governo delle riforme che avvii un processo di riduzione della pressione fiscale in virtù del superamento dell'emergenza finanziaria e sulla scorta del trend positivo delle entrate stesse del 2012 (Imu e lotta all'evasione

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